Il fenomeno del Car sharing è sempre più in crescita in Europa dove coinvolge già alcuni milioni di utenti.
La città più coinvolta è sicuramente Berlino che conta già oltre 200000 iscritti al servizio, seguita da Londra e Parigi; in Italia bene si posiziona Milano mentre Roma risulta ancora tra le ultime città per numero di aderenti al car sharing.Secondo delle stime il fenomeno porterà entro il 2020 alla scomparsa di almeno quattro milioni di auto rendendo contenti gli ambientalisti ma facendo storcere il naso ai produttori d'auto che vedranno le vendite calare drasticamente.
Sicuramente i pro del car sharing sono innumerevoli:
- Minor consumo di carburante, che, coi prezzi odierni risulta una delle maggiori spese per gli automobilisti.
- Minor inquinamento, che potrebbe essere ridotto del 10% almeno.
- Più facilità di parcheggio, soprattutto nelle grandi città.
- Maggior sicurezza, in quanto le auto utilizzate dal car sharing sono prevalentemente nuove modelli.
- Possibilità di entrare nelle zone a traffico limitato, garantita da molte pubbliche amministrazioni.
L'erogatore del servizio gestisce una flotta di auto collocate in appositi parcheggi accessibili a tutti gli iscritti al servizio di car sharing; i costi fissi vengono quindi condivisi da una moltitudine di utenti, così che solo i costi relativi all'utilizzo specifico ricadano direttamente sugli occupanti dell'auto.
Il car sharing pone una nuova sfida anche ai costruttori di auto stessi, che dovranno preoccuparsi di immettere sul mercato auto che si adattino a questo servizio in continua crescita, proponendo anche pacchetti prepagati, semplificando le operazioni di manutenzione e miglioramdo la politica di comunicazione e di pricing.
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