domenica 27 aprile 2014

Moto Gp - Gran Premio di Argentina 2014

Si è appena concluso il gran premio di Moto Gp di Argentina con la terza vittoria di Marquez.

3/3, questo è il numero che contraddistingue il Gran Premio di Argentina di Moto Gp.
3 vittorie su 3 per Marc Marquez in questo inizio di stagione perfetto del campione del mondo in carica, che è diventato oggi il quinto pilota più vincente di sempre in Moto Gp (dato assolutamente impressionante dopo solo 1 stagione e 3 gare), 3 piloti spagnoli sul podio del Gran premio di Argentina.

Podio moto Gp Argentina 2014 banner

L'inizio della gara è subito scoppiettante con i primi 2 giri fantastici in cui il gruppo non riesce a sciogliersi e si susseguono sorpassi e contro sorpassi incredibili.
Poi sale in cattedra Jorge Lorenzo, il pilota Yamaha, ritrovato dopo 2 gare disastrose per iniziare questa stagione, tenta una fuga solitaria che lo porterà a mantenere la prima posizione sino a 9 giri dal termine, quando Marquez prima e Pedrosa poi lo scavalcheranno inesorabilmente, dimostrando lo strapotere delle moto di stampo Honda HRC.
Marquez dal canto suo parte male, perdendo insieme al suo compagno di squadra Pedrosa molte posizioni in partenza, ma iniziando subito un recupero furioso che lo porta a suon di soprassi alla terza vittoria di fila in questo inizio di stagione di Moto Gp, dimostrando di non aver assolutamente perso il feeling favoloso con la sua moto.
Pedrosa invece rimane più sornione nei primi giri, risultando quasi scomparso sino a circa metà gara, quando inanellando una serie di giri veloci riesce a riportarsi sin su Jorge Lorenzo e superandolo conquista il secondo gradino del podio.
C'è poi Valentino Rossi che dopo il disastro gomme in USA dimostra una ottima forma con un quarto posto che poteva essere qualcosa di più se il campione di Tavullia non avesse perso posizioni per la bagarre instaurata con il pilota tedesco Bradl.
Da sottolineare anche la grande prova di Andrea Iannone che, con una moto sicuramente inferiore, è rimasto in gioco per almeno metà gara per il podio, dovendo poi soccombere al degrado delle gomme medie, mescola più dura di cui poteva usufruire guidando una moto open.
Il pilota italiano ha comunque concluso sesto questa gara alle spalle di Bradl.
Sicuramente possiamo dire che questa è stata una gara veramente emozionante e noi crediamo che le battaglie per questa Moto Gp 2014 non siano ancora assolutamente concluse, anche se Marquez ha dimostrato di essere anche quest'anno il pilota da battere.

ORDINE D'ARRIVO 

1 Marc Márquez 41:39.821
2 Dani Pedrosa +01.837
3 Jorge Lorenzo +03.201
4 Valentino Rossi +04.898
5 Stefan Bradl +15.029
6 Andrea Iannone +19.447
7 Bradley Smith +24.192
8 Pol Espargaró +29.118
9 Andrea Dovizioso +33.673
10 Hiroshi Aoyama +43.279
11 Nicky Hayden +43.352
12 Yonny Hernández +44.819
13 Karel Abraham +45.178
14 Scott Redding +48.656
15 Aleix Espargaró +52.250
16 Héctor Barberá +53.505
17 Michele Pirro +53.669
18 Michael Laverty +56.570
19 Mike Di Meglio +01:03.140
20 Colin Edwards +01:05.760
21 Broc Parkes +01:16.722
22 Danilo Petrucci DNF
23 Álvaro Bautista DNF

giovedì 24 aprile 2014

Svelata la nuovissima Mercedes AMG GT

Svelata la nuova Mercedes AMG, sarà chiamata GT.

Arriverà in autunno il nuovo, potentissimo modello sviluppato interamente dalla AMG, reparto sportivo della Mercedes; difatti dopo la fantastica SLS AMG sta ora arrivando la AMG GT.
L'aspetto esterno dell'auto non è ancora stato rivelato se non da scatti rubati durante  i test segreti della vettura, ma qualcosa già sappiamo per certo, e cioè che questa nuova auto AMG costerà intorno alle 100000 sterline, la metà circa di una SLS AMG, ed andrà quindi a competere con le Porsche 911 e le Aston Martin.
Il motore dovrebbe essere il nuovissimo V8 4 litri biturbo che rispecchia l'andamento degli ultimi anni visto anche in Formula 1 e cioè la sostituzione dei potenti motori di grande cilindrata con dei più piccoli turbo compressi.
Le ipotesi si sprecano anche per quanto riguarda le potenze erogate, secondo indiscrezioni il nuovo motore di quest' auto potrebbe essere preparato in tre differenti versioni con rispettivamente 400, 500 e 570 cv riservati alla ormai famigerata versione "black".
E qui finiscono le congetture, dato che, per quanto riguarda gli interni la AMG ha deciso di pubblicare alcune foto che mostrano pelle rossa e particolari curatissimi per quest' auto che si preannuncia magnifica; da notare è sopratutto la disposizione dei principali comandi della consolle che ricordano la disposizioni dei cilindri di un motore V8.

Nuova Mecedes AMG GT interni pelle rossa

Nuova Mecedes AMG GT interni pelle rossa 2014

Il debutto di questa Mercedes AMG è per ora soltanto ipotizzato per il salone dell'auto di Parigi che si svolgerà dal 4 al 19 Ottobre.

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domenica 20 aprile 2014

F1 - Gran Premio di Cina 2014


Si è appena concluso il Gran Premio di Cina del mondiale di Formula 1 2014 con l'ormai usuale dominio delle auto Mercedes.

podio 2014 Gp Cina Formula 1

Subito un inizio scoppiettante alla partenza con l'attimo scatto di Hamilton che tenta subito di scappare già dal primo giro e con il contatto tra Alonso e Massa con le auto che si toccano ruota contro ruota dimostrando una gran robustezza.
Altro contatto ancor più pericoloso alla partenza è quello tra Rosberg e Bottas che ha veramente rischiato di decollare con la sua auto, questo contatto è costato ad entrambi molte posizioni con Rosberg che si è trovato nel traffico in sesta posizione, oltretutto con la telemetria rotta sin dal sesto giro, problema grossissimo nella Formula 1 iper tecnologia di oggi soprattutto per l'impossibilità di leggere i dati sul consumo di carburante.
Hamilton ha vinto e dominato, dimostrando di avere una macchina, ma anche una classe, superiore a tutti gli altri piloti del field, Rosberg ha chiuso in seconda posizione completando quindi un ottima gara, sopratutto per i problemi alla telemetria della sua auto.
Terzo Fernando Alonso, con una Ferrari che ha dimostrato il suo vero potenziale in questa pista, anche se Raikkonen, che ha chiuso ottavo, dimostrando di non aver ancora capito appieno la rossa di Maranello, anche se con la minima scusante di aver saltato parte delle libere del venerdì.
In casa Red Bull si è rinnovata la lotta tra i piloti con Ricciardo più veloce di Vettel, con una piccola lotta tra le auto cominciata al giro 25 e durata per circa tre giri, anche se a Vettel era stato dsato ordine di far passare il compagno di squadra.
Tra gli altri da sottolineare la gara di Perez che ha guadagnato 7 posizioni arrivando in zona punti e di Bottas che con la Williams ha chiuso settimo anche lui senza telemetria sull'auto.
Peccato anche per Grosjean che, con una Lotus disastrosa, era in zona punti quando il cambio ha cominciato ad avere noie alla quarta marcia, costringendo la sua auto al ritiro. 
 
ORDINE D'ARRIVO
 
1 Hamilton - Mercedes winner
2 Rosberg - Mercedes +18.6 sec
3 Alonso - Ferrari +25.7 sec
4 Ricciardo - Red Bull +26.9 sec
5 Vettel - Red Bull + 51.0 sec
6 Hulkenberg - Force India +57.5 sec
7 Bottas - Williams +58.1
8 Raikkonen - Ferrari + 83.9 sec
9 Perez - Force India +86.4 sec
10 kvyat - STR +1 lap
11 Button - Mclaren +1 lap
12 Vergne - STR +1 lap

sabato 19 aprile 2014

Car sharing, il nuovo fenomeno mondiale dell'automobile

Il fenomeno del Car sharing è sempre più in crescita in Europa dove coinvolge già alcuni milioni di utenti.

La città più coinvolta è sicuramente Berlino che conta già oltre 200000 iscritti al servizio, seguita da Londra e Parigi; in Italia bene si posiziona Milano mentre Roma risulta ancora tra le ultime città per numero di aderenti al car sharing.

Fiat 500 car sharing nuova

Secondo delle stime il fenomeno porterà entro il 2020 alla scomparsa di almeno quattro milioni di auto rendendo contenti gli ambientalisti ma facendo storcere il naso ai produttori d'auto che vedranno le vendite calare drasticamente.
Sicuramente i pro del car sharing sono innumerevoli:
  • Minor consumo di carburante, che, coi prezzi odierni risulta una delle maggiori spese per gli automobilisti.
  • Minor inquinamento, che potrebbe essere ridotto del 10% almeno.
  • Più facilità di parcheggio, soprattutto nelle grandi città.
  • Maggior sicurezza, in quanto le auto utilizzate dal car sharing sono prevalentemente nuove modelli.
  • Possibilità di entrare nelle zone a traffico limitato, garantita da molte pubbliche amministrazioni.
Il car sharing si basa sulla condivisione dell'automobile, che da mezzo privato passa ad essere un servizio, erogato all'interno di politiche di mobilità sostenibile.
L'erogatore del servizio gestisce una flotta di auto collocate in appositi parcheggi accessibili a tutti gli iscritti al servizio di car sharing; i costi fissi vengono quindi condivisi da una moltitudine di utenti, così che solo i costi relativi all'utilizzo specifico ricadano direttamente sugli occupanti dell'auto.
vantaggi car sharing italia 2014
Il car sharing pone una nuova sfida anche ai costruttori di auto stessi, che dovranno preoccuparsi di immettere sul mercato auto che si adattino a questo servizio in continua crescita, proponendo anche pacchetti prepagati, semplificando le operazioni di manutenzione e miglioramdo la politica di comunicazione e di pricing.

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giovedì 17 aprile 2014

Arriva la Porsche Macan, il Suv più sportivo

E' arrivato il nuovo Suv sportivo di Porsche, la Macan.

E' da poco arrivata nei concessionari la nuova Porsche Macan, sorella minore e più compatta della Porsche Cayenne, che dal 2002 regala emozioni su strada ed in Off-road agli appassionati delle auto del leggendario marchio di Stoccarda.
Le dimensioni di questo nuovo modello sono però molto ridotte rispetto a quelle della sorella maggiore, infatti la Porsche Macan misura solo 1,62 m di altezza e 4,68 m di lunghezza, assicurando una sportività mai provata prima su un Suv di lusso.
Gli esterni sono stati completamente revisionati, se il frontale tende un po' a ricordare quello della Porsche Cayenne il resto dell'auto ha cambiato completamente forma tendendo sempre più ad assomigliare ad una berlina più che ad un fuoristrada; gli interni d'altro canto sono molto lussuosi, con finiture di pregio e materiali di alto livello, ma anche con un impostazione molto sportiva, partendo dalla posizione di guida bassa ed allungata.

Porsche Macan esterni 2014
Porsche Macan interni pelle 2015
La qualità di questa lussuosa nuova Porsche si percepisce anche alla guida, non solo per le qualità dinamiche ma soprattutto per la silenziosità e comodità del suo abitacolo quando è in movimento.
Per quanto riguarda le motorizzazioni sono disponibili tre versioni della Porsche Macan, due benzina ed una diesel, tutte V6.
Difatti al benzina da 3.0 litri e 340 cv ed al Diesel sempre 3.0 litri e 250 cv si aggiunge un 3.6 litri turbo da 400 cv che rappresenta il top di gamma per questa nuova Porsche. 
Tutte le versioni hanno trazione integrale, cambio a doppia frizione, clima bizona, cerchi in lega e sistema audio di alto livello di serie ed i prezzi variano da 60985 euro a circa 86000 per il top di gamma.

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martedì 15 aprile 2014

Alfa Romeo, arrivano i motori Ferrari

Alfa Romeo e motori Ferrari, un accoppiata vincente per la nuovissma Giulia.

Nuova indiscrezione in casa Alfa Romeo, che dopo l'uscita della bellissima 4c, ora punta ai motori di progettazione Ferrari per la sua nuova berlina di lusso, la Giulia.
Secondo due fonti sindacali il motore dovrebbe essere sviluppato in due versioni, da 4 e 6 cilindri, con potenze per il top di gamma che potrebbero avvicinare i 400 cavalli della Maserati Ghibli.
Motore Ferrari per Alfa Romeo Giulia 2015

Il motore dovrebbe essere assemblato nella fabbrica di Termoli, nella quale ora, i quasi 3000 dipenenti, assemblano i motori Multi-air a 8 e 16 valvole ed i cambi di quasi tutta la gamma Fiat.
Se questa indiscrezione sarà confermata si potrà finalmente sperare di assistere al ritorno in auge di Alfa Romeo, che potrebbe veramente combattere il dominio delle berline tedesche, in questo momento praticamente inarrivabili.
Sicuramente questa è comunque un'ottima notizia dopo l'arrivo della 4c e la presentazione della bellissima 4c Spyder.

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lunedì 14 aprile 2014

Si dimette Domenicali, caos in Ferrari

Ultim'ora Ferrari: si dimette Stefano Domenicali.

La stagione di Formula 1 non è certo iniziata nel migliore dei modi per la Ferrari, con Alonso in lotta con una macchina non competitiva ed un Raikkonen che sembra l'ombra di quello che è ancora l'ultimo campione del mondo per la Ferrari.
Da questa mattina una nuova tegola per la scuderia di Maranello, difatti Stefano Domenicali si è dimesso dal ruolo di team principal, dichiarando di assumersi tutte le responsabilità per l'inizio di stagione disastroso delle rosse.

Dimissioni Domenicali e Montezemolo

L'aria di crisi già si respirava dallo scorso gran premio quando il presidente Montezemolo aveva abbandonato la gara ancor prima della fine, non si tratta tuttavia di un licenziamento, in quanto è stato Domenicali stesso a dimettersi; al suo posto subentra Marco Mattiacci, presidente di Ferrari North America.
Ad essere contenti sono sopratuttto i tifosi Ferrari che da molto tmepo chiedevano la "testa" di Domenicali, reo di decisioni non condivise, come l'aver trattenuto Felipe Massa troppo a lungo o come il non aver saputo indirizzare il reparto corse nella giusta direzione.
Il cambio di rotta in casa Ferrari sicuramente era d'obbligo dopo molti anni di sconfitte brucianti, ma forse questo non è il momento più appropriato, ad inizio stagione ed in un anno così particolare per la Formula 1 come quello che stiamo vivendo, con l'avvento dei nuovi motori turbo e con le nuove, stringenti regole imposte dalla FIA.

domenica 13 aprile 2014

Moto Gp - Gran Premio Degli Stati Uniti (Austin) 2014

Si è concluso il gran premio di Moto Gp degli Stati Uniti con un'altra vittoria di Marc Marquez.

Moto Gp Marc Marquez banner lungo
La Seconda gara della stagione Moto Gp è stata ancora una volta piena di emozioni e risvolti veramente inaspettati.
Già dalla partenza si è capito che questo gran premio sarebbe stato segnato da episodi, partendo dal grossolano errore di Jorge Lorenzo che, effettuando una falsa parteza, si è ritrovato all'ultimo posto, costretto ad una gara di rincorsa con la speranza di raccimolare più punti possibili (6 alla fine con la decima posizione).
Il secondo colpo di scena riguarda  poi Valentino Rossi, che mentre era in battaglia con Iannone per la terza posizione, ha accusato problemi che l'hanno costretto a perdere posizioni sino al 8 posto finale; i problemi di Rossi sembrano essere legati ad un innaturale usura degli pneumatici.
Chi problemi non ne ha è invece la Honda che ha domanito la gara sin dall'inizio con un impressionante Marc Marquez che ha vinto la seconda gara di fila, concedendosi anche un brivido all'ultima curva, con l'anteriore che tenta di scappargli via.
Dani Pedrosa chiude secondo staccato di circa quattro secondi dal compagno di squadra mentre a chiudere il podio c'è un grandissimo Andrea Dovizioso che riporta la Ducati sul podio.
Da segnalare la bella lotta tra Bradl e Smith per il quarto posto, con il tedesco che la spunta all'ultimo giro ed il buon sesto posto di Pol Espargaro.
Si è chiusa così la seconda gara dell'anno di Moto Gp con un dominio schiaccante delle Honda Repsol che tentano già l'allungo in campionato e con un Jorge Lorenzo nervoso che vede sempre più allontanarsi il grande rivale Marc Marquez.


ORDINE D'ARRIVO

1MARQUEZ M.Repsol Honda Team Lap 21
2PEDROSA D.Repsol Honda Team +4.124
3DOVIZIOSO A.Ducati Team +20.976
4BRADL S.LCR Honda MotoGP +22.790
5SMITH B.Monster Yamaha Tech 3 +22.963
6ESPARGARO P.Monster Yamaha Tech 3 +26.567
7IANNONE A.Pramac Racing +28.257
8ROSSI V.Movistar Yamaha MotoGP +45.519
9ESPARGARO A.NGM Forward Racing +47.605
10LORENZO J.Movistar Yamaha MotoGP +49.111
11HAYDEN N.Drive M7 Aspar +1:00.735
12AOYAMA H.Drive M7 Aspar +1:03.954
13HERNANDEZ Y.Energy T.I. Pramac Racing +1:07.333

mercoledì 9 aprile 2014

Drifting: il motor sport ad un livello superiore

Drifting: origini e nozioni per iniziare.

Il drifting è uno stile di guida che si basa su spettacolari sbandate controllate, facendo scivolare il posteriore dell'auto e controsterzando con le ruote direzionali.
La disciplina ha origine in Giappone, si dice grazie al pilota di auto e moto Kunimitsu Takahashi (primo giapponese a vincere un gran premio del motomondiale), considerato il vero padre del drifting.
Questa disciplina si è subito diffusa tra i giovani giapponesi che portavano le proprie auto modificate sulle montagne fuori città per sfidarsi sui tornanti in vere e proprie gare di stile e velocità.
Oggi il drifting è diventato un vero e proprio motor sport che coinvolge decine di migliaia di appassionati in tutto il mondo e muove un giro d'affari milionario tra sponsor, pezzi di ricambio ed esibizioni varie.

Drifting Red Bull racing team

Copyright Foto: Redbull.com
Le tecniche per driftare sono molte, ecco elencate le principali qui di seguito (ricordatevi sempre di utilizzarle SOLO IN PISTA):
  1. Power slide - è la tecnica più spettacolare, consiste nel generare una perdita di aderenza accelerando al massimo in curva, aiutandosi con un colpo di frizione. Attuabile solo con auto a trazione posteriore.
  2. Freno a mano - per chi vuole driftare anche con un auto con ruote motrici anteriori o per iniziare a prendere confidenza con il drifting, consiste nel tirare il freno a mano durante la curva per  poi rilasciarlo e controllare la sbandata.
  3. Scandinavian Flick (pendolo) - tecnica molto utilizzata nei rally, si approccia la curva a velocità sostenuta, si sterza in direzione opposta alla curva stessa per poi cambiare direzione repentinamente, generando un grande spostamento del peso della vettura ed una conseguente sbandata.
  4. Rilascio (drifting dinamico) - con auto appositamente modificate si può generare una sbandata molto progressiva rilasciando violentemente il gas e sterzando bruscamente.
Ad oggi ci sono piloti che hanno costruito un'intera carriera grazie al drifting, diventando fenomeni a livello mondiale, i più famosi sono sicuramente Ken Block e Tanner Foust.
Ecco un video che vi dimostra ciò che è in grado di fare un professionista di drifting, e se vorrete cimentarvi dopo aver visto queste spettacolari evoluzioni, ricordatevi sempre di farlo in ambienti controllati e chiusi al traffico.


lunedì 7 aprile 2014

F1 - Gran Premio del Bahrain 2014

Continua il dominio Mercedes anche nel terzo gran premio della stagione di Formula 1 2014.

Le frecce d'argento sono state in testa sin dal venerdì, conducendo oggi una gara in solitaria, mettendo in atto un duello fanastico e senza esclusione di colpi, con grandi sorpassi ed un distacco di solo 1 secondo alla fine dei 57 giri previsti.

F1 podio gp del Bahrain 2014 new

Terzo posto per Sergio Perez che porta sul podio la Force India e quarto per Daniel Riccardo che partendo in tredicesima posizione è riuscito a rimontare sorpassando anche il compagno di squadra più blasonato, Vettel che conclude una gara incolore al sesto posto.
Malissimo le Ferrari che chiudono nona e decima al limite della zona punti, la macchina sembra subire una involuzione che la porta ad essere lentissima sui rettifili, non si era probabilmente mai vista una Ferrari così lenta.
Negativo il gran premio anche per le Mclaren che, dopo un inizio di stagione promettente, hanno subito oggi un duplice ritiro causa inaffidabilità della monoposto.
Ultima nota per il pauroso incidente avvenuto al quarantaduesimo giro tra la Lotus di Maldonado e Gutierrez con la macchina che decolla e si capovolge, per fortuna nessuna conseguenza per il pilota  che è stato comunque portato al centor medico per  accertamenti; la seafty car ha fatto il suo ingresso in pista a seguito di questo incidente senza tuttavia mettere a rischio la posizione delle due Mercedes di Hamilton e  Rosberg.

ORDINE D'ARRIVO


Lewis Hamilton Winner
Nico Rosberg (Mercedes) +1,0 sec
Sergio Perez (Force India-Mercedes) +24,0 sec
Daniel Ricciardo (Red Bull Racing-Renault) +24.4 sec
Nico Hulkenberg (Force India-Mercedes) +28,6 sec
Sebastian Vettel (Red Bull Racing-Renault) +28.8 sec
Felipe Massa (Williams-Mercedes) +31.2 sec
Valtteri Bottas (Williams-Mercedes) +31.8 sec
Fernando Alonso (Ferrari) +32.5 sec
Kimi Räikkönen (Ferrari) + 33.4 sec
Daniil Kvyat (STR-Renault) +41.3 sec
Romain Grosjean (Lotus-Renault) +43.1 sec
Max Chilton (Marussia-Ferrari) +59.9 sec
Pastor Maldonado (Lotus-Renault) +62.8 sec
Kamui Kobayashi (Caterham-Renault) +87.9 sec
Jules Bianchi (Marussia-Ferrari) +1 lap
Jenson Button (McLaren-Mercedes) +2 lap
Kevin Magnussen (McLaren-Mercedes) Rit.
Esteban Gutierrez (Sauber-Ferrari) Rit.
Marcus Ericsson (Caterham-Renault) Rit.
Jean-Eric Vergne (STR-Renault) Rit.
Adrian Sutil (Sauber-Ferrari) Rit.

sabato 5 aprile 2014

Nuova Renault Mégane Coupe Cabriolet

La Megane diventa anche cabrio.

Da marzo si è aggiunta alla famiglia Megane la nuova versione Cabrio, con un nuovo look fresco ed affascinante, potrebbe rivelarsi l'auto perfette per l'estate che si avvicina.
Le linee esterne richiamano quanto già visto sulle altre versioni della gamma, con il grande stemma al centro del frontale corredato da proiettori anteriori allungati e molto interessanti con luci a led e particolari satinati, linee semplici sulle fiancate laterali ed un posteriore abbastanza compatto e pulito.
Il tetto è rigido con vetro oscurato ed azionamento elettrico, il bagagliaio rimane abbastanza capiente anche con il tetto abbassato.
Renault Megane Cabrio tetto chiuso
Renault Megane Cabrio tetto aperto
Gli interni sono sicuramente una delle parti migliori dell'auto, non solo presentano selleria in pelle e plastiche lucide di buona fattura, ma soprattutto coinvolgono il guidatore grazie ad una serie di gadget tecnologici quali il sistema RENAULT R-LINK che permette di scaricare applicazioni e di sfruttare internet per l'intrattenimento multimediale.


Renault Megane Cabrio interni pelle rossa

La casa francese ha anche aggiunto, con l'uscita di questo modello, una nuova motorizzazione per tutta la gamma e cioè un benzina da 130 cv con cambio ECD a doppia frizione che garantirà sicuramente prestazioni soddisfacenti ed un confort e fluidità di guida ad altissimi livelli.
Gli altri motori disponibili sono il 110 dCi, con possibilità di accoppiare il cambio ECD, che promette di percorrere fino a 21 km/l ed il top di gamma 1.6 dCi da 130 cv, con consumi dichiarati ancora inferiori dovuti alla sua grandissima efficienza.

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martedì 1 aprile 2014

Test SBK - Dominio Ducati a Jerez

Ducati e Giuliano dominano i test SBK.

Nel periodo tra la prima gara di Philip Island del 23 Febbraio e la seconda che si svolgerà il 13 Aprile ad Aragon, tutti i team sono stati impegnati ieri ed oggi in 2 giorni di test sul circuito di Jerez.
Nella due giorni spagnola sono state grandi protagoniste le Ducati che hanno chiuso la giornata odierna in testa con il giovane pilota italiano Davide Giuliano ed al quarto con Davies, secondo tra coloro che hanno scelto di non utilizzare la gomma super soft.

SBK la Ducati di Davide Giuliano

Ottima prova anche del campione del mondo in carica Tom Sykes che ha chiuso con un tempo di pochi centesimi superiori a quello di Giuliano, anche se  non è stato registrato a causa dell'assenza del trasponder sulla sua moto.
 Staccato di oltre 1 secondo Marco Melandri, ancora alla ricerca del feeling con l'avantreno sopratutto in uscita di curva. 

ORDINE D'ARRIVO

Davide Giugliano (Ducati Superbike Team) - 1'40.166
Loris Baz (Kawasaki Racing Team) - 1'40.283

Jonathan Rea (Pata Honda World Superbike) - 1'40.731

Chaz Davies (Ducati Superbike Team) - 1'40.745

Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team) - 1'41.192
Marco Melandri (Aprilia Racing Team) - 1'41.201
Eugene Laverty (Voltcom Crescent Suzuki)- 1'41.377
Leon Haslam (Pata Honda World Superbike)- 1'41.453
Alex Lowes (Voltcom Crescent Suzuki)- 1'42.123
David Salom (Kawasaki Racing Team) - 1'44.181