Continua la nuova inchiesta sulle emissioni truccate in Francia, che vedrebbe coinvolte Renault, Ford, Mercedes e forse anche altre marche.
Dovranno spiegare perchè alcuni dei loro modelli hanno emissioni di molto superiori a quanto dichiarato i marchi automobilistici sotto accusa da parte del dipartimento per l'energia francese.
La Ford C-Max e la Mercedes classe S avrebbero superato ampiamente i limiti consentiti durante i test di oltre cinque volte anche se i risultati peggiori sarebbero stati raggiunti dalle auto del gruppo Renault, tipo la Captur.
Secondo fonti di "Les Echos" qualcuno avrebbe dichiarato che i pessimi risultati della Renault Captur sarebbero dovuti a malfunzionamenti del sistema di controllo dell'inquinamento.
Sempre secondo "Les Echos" il governo francese avrebbe per adesso testato solamente 22 dei oltre 100 modelli di auto che avrebbe in programma di testare in seguito allo scandalo Diesel Gate generato da Volkswagen.
Intranto il governo francese ha chiesto spiegazioni per i risultati dei test a Renault, Ford e Mercedes anche se per adesso sono state riscontrate solo difformità su quanto dichiarato dalle case, ma non sono stati trovati software o altri metodi per aggirare i controlli.
Intanto durante la scorsa settimana degli ispettori hanno visitato 3 siti di produzione di Renault, e questo, insieme ad alcune notizie trapelate, ha fatto crollare il titolo in borsa e sollevare lo spettro di un nuovo Diesel Gate in stile Volkswagen.
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Volkswagen potrebbe essere costretta a pagare sino a 80 miliardi di dollari di multa.
Le parti sono molto distanti tra loro, perchè Volkswagen e il governo degli stati uniti non si sono ancora messi d'accordo dopo lo scandalo diesel gate scoppiato lo scorso agosto.
Ed in questi giorni la multa gia molto cospiqua da 19 miliardi di dollari potrebbe addirittura lievitare sino ad 80 miliardi, se Volkswagen venisse condannata al massimo della pena.
Si perchè il governo degli stati uniti ha indetto una causa civile contro la casa automobilistica di Wolfsburg per la violazione dei quattro punti del "Clean Air Act" da parte di almeno 600.000 auto diesel.
Chiaramente una multa così alta non potrebbe mai essere pagata, nemmeno dal colosso tedesco, che rischia difatto il fallimento, se il dipartimento di giustizia Usa dovesse accanirsi violentemente, anche perchè la Volkswagen ha ammesso le proprie colpe e quindi una multa la dovrà perforza pagare.
Ci si aspetta però un sostanziale sconto anche se il colpo sarà comunque duro da assorbire.
In Europa intanto la Volkswagen se la è cavata con ben poco, difatti ha concordato una sistemazione a basso costo per i veicoli "taroccati" e non ha avviato nessun piano di rimborso clienti come invece ha fatto nelgi stati uniti.
Due pesi due misure che però non sembrano toccare i consumatori del vecchio continente che continuano a dare fiducia a Volkswagen nonostante tutto.
Intanto però chi non da fiducia a Vw è il mercato azionario dato che il titolo che stava lentamente risalendo nelle ultime settimane ha subito un nuovo brusco calo a seguito della notizia della causa intentata dal governo americano, perdendo in una settimana 14 euro di valore per azione.
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